Anni ’50 e ’60
Una prerogativa molto importante era la netta divisione tra zona giorno e zona notte negli appartamenti degli anni ’50 – ’60: la cucina, il salotto e la camera da letto avevano spazi delimitati e ben precisi. C’era un corridoio centrale che metteva in comunicazione tutte le stanze molto più ampie di quelle attuali.
Anni ’70 e ‘80
Una ventata di novità è arrivata negli anni ’70 e ’80: pensiamo agli anni ’70 ricordando i motivi dai colori forti, le geometrie e così pure lo stile optical. Iniziarono a rompersi le barriere così nette degli anni precedenti: la casa comincia a cambiare verso l’open space.
Gli agi degli anni ’80 hanno fatto pensare alla casa in modo diverso: il salotto assume un ruolo centrale diventando così il fulcro della casa.
La casa multifunzionale e tecnologica
A partire dagli anni 2000 la casa non sarà più la stessa: la cucina non è più un ambiente per cucinare ma diventa il centro di una grande zona giorno.
La casa moderna viene identificata dalla parola multifunzionalità: in cucina si parla con la famiglia, si cena seduti ad un bancone dove fino a poco prima si studiava e i facevano i compiti. Non più barriere: la living zone diventa la più ampia della casa e comprende le altre zone per avere maggiore fluidità nel vivere lo spazio.
Le case sono sempre più “intelligenti” grazie all’evoluzione tecnologica: si possono monitorare i consumi energetici ottenendo anche forti risparmi in risparmi in bolletta. La gestione della casa moderna è digitale e semplificata: con un click sul telefonino impostiamo la temperatura interna, controlliamo i sistemi d’allarme, monitoriamo i consumi energetici… e mille altre cose.
Cosa ci riserva il futuro?
Nessuno può dirlo, ma se tanto mi da’ tanto, siamo sicuri che la casa sarà ancora più digitale!
Noi siamo qui per questo.